Visitare Cefalù
Cultura
Cenni Storici
Situata sulla costa settentrionale della Sicilia, a circa 70 km da Palermo, Cefalù è una cittadina di circa 15.000 abitanti e uno dei maggiori centri balneari di tutta la provincia di Palermo. La città, che fa parte del Parco delle Madonie (Parco Naturale Regionale, che comprende quindici comuni della provincia) è incluso nel club dei borghi più belli d'Italia, ovvero un gruppo di piccoli centri italiani che si distinguono per interesse artistico, culturale e storico e per l'armonia della vivibilità urbana e servizi ai cittadini. Costruita probabilmente alla fine del V secolo a.C, su un promontorio dominato da una roccia imponente, il nome "Cefalù" deriva dal greco Kefaloidion, il cui significato è legato alla caratteristica forma della rocca che si erge sopra di essa come una piccola testa. Nel corso dei secoli la città fu dominata dai Greci, Siracusani, Romani, Bizantini, Arabi e Normanni, ma tracce di un insediamento pre-ellenico sono le mura megalitiche che circondano l'attuale centro storico, e il Tempio di Diana, situato sulla rocca. Di epoca romana è la struttura urbanistica regolare, mentre tracce di età bizantina (mura merlate, caserme, serbatoi di stoccaggio, chiese e fornaci) si trovano ancora una volta sulla rocca dove a quel tempo gli abitanti andarono a vivere. Cefalù è più nota comunque per i suoi monumenti medievali.
La Cattedrale
La Cattedrale di Cefalù è uno dei più importanti monumenti della Sicilia normanna eretta per volere di Ruggero I tra il 1131 e il 1240 come atto di ringraziamento a Dio dopo essere sopravvissuto ad un naufragio. Nella Cattedrale l’architettura e l'arte araba, quella bizantina e la cultura latina e nordica si fondono armoniosamente in una mirabile sintesi di stili. La caratteristica dominante della cattedrale sono le due maestose torri merlate. Ogni torre è differente: una ha una pianta quadrata, circondata da fiamme a forma di merli, quest'ultimi simboleggiano l'autorità papale e la mitra, l'altra è a pianta ottagonale e merli ghibellini, che simboleggiano il potere temporale. La facciata presenta un magnifico portico con tre arcate sostenute da quattro colonne e un imponente portale in marmo riccamente decorato, risalente al XV secolo. La merlatura sul lato sud e la presenza di numerosi cunicoli contribuisce a dare all'edificio l'aspetto di una fortezza. L'interno della cattedrale di Cefalù ha una pianta a croce latina. La navata centrale è divisa da archi sostenuti da colonne di marmo, mentre il soffitto in legno, con travi dipinte, ha una evidente influenza islamica. Sembra che l'intera chiesa dovesse essere decorata a mosaico, ma alla fine fu completata solo la zona del presbiterio. Per la realizzazione dei mosaici, Ruggero I si servì di maestri nella tecnica del mosaico provenienti da Costantinopoli, i quali hanno saputo adattare la tradizionale arte decorativa bizantina a una struttura architettonica che era di origine nord europea. La figura dominante del sistema decorativo è il busto del Cristo Pantocratore, raffigurato con una mano alzata in benedizione sulla semi-cupola dell'abside. Nella mano sinistra porta il Vangelo di Giovanni, in cui può essere letto, in greco e latino: "Io sono la luce del mondo, chi segue me non vagherà nelle tenebre ma avrà la luce della vita" (Giovanni , 8:12). La decorazione musiva, che comprende anche altre figure, è considerato il più bel mosaico bizantino in Italia.
Il Chiostro
Accanto alla Cattedrale si trova il suggestivo chiostro di Cefalù costituito da quattro gallerie di doppie colonne esili sormontate da capitelli decorati con figure bibliche e scene mitologiche.
Osterio Magno
ll palazzo è stato la dimora favorita di Ruggero II prima di diventare quella dei Ventimiglia, famiglia feudale che governava l'intera area delle Madonie. Nell'architettura si riconoscono due stili: la facciata in pietra lavica dorata, con le due eleganti bifore bicolore, risale alla fine del Duecento, mentre la torre quadrata risale al Trecento. La sua finestra traforata, sormontata da un magnifico arco, è un chiaro esempio di stile siciliano chiaramontano. L'Osterio, oggi completamente restaurato, è utilizzato per mostre e conferenze.
La Rocca
Conosciuta dai Fenici come promontorio Ercole, la Rocca di Cefalù è una spettacolare rupe calcarea con un'altitudine di 270m. Un mito greco racconta il triste amore del bellissimo pastorello Dafni, l'Orfeo siciliano. Accecato da una infuriata Giunone per averne tradito la figlia Echenaide, venne trasformato da un pietoso dio Mercurio nell'imponente rocca che domina Cefalù e dalla cui forma la città prese il nome. Gli antichi abitanti scorsero in essa infatti le sembianze di una testa gigantesca, e capo è appunto il significato della radice Kef da cui il nome della città deriva.
Il Castello
In cima alla Rocca si trovano i resti del Castello di Cefalù che risale al XIII- XIV secolo e fu costruito a pianta rettangolare di 35 m. x 20 m. In base ai resti gli archeologi hanno ipotizzato che originariamente esso fosse costituito da due torri e dodici camere. Il castello domina i dintorni di Cefalù a dimostrazione dell’importanza strategica che ha ricoperto in passato.
Il Tempio di Diana
Vicino alle rovine della fortezza, in cima alla rocca di Cefalù, vi sono i resti del cosiddetto Tempio di Diana, un edificio megalitico risalente al IX secolo aC. Pare che in origine avesse una funzione sacra collegata al culto locale dell'acqua, infatti all’interno del tempio vi è una cisterna, anch’essa risalente al IX secolo a.C. Vista la posizione strategica, l'edificio probabilmente ha avuto un ruolo difensivo.
Mura Megalitiche
La più notevole testimonianza dell’antica Kephaloidon (Cefalù) è costituita dalle mura di fortificazione, cosiddette “megalitiche”, costruite con la tecnica della pietra a secco con enormi blocchi di tre metri di spessore. Le mura, ancora oggi molto ben conservate, in particolare sul lato nord, racchiudevano tutta la città conferendole l'aspetto di una fortezza inespugnabile. Almeno fino al ‘600, lungo le mura si aprivano quattro porte: due verso sud, “Porta terra” in piazza Garibaldi, e "Porta Ossuna" in Piazza Cristoforo Colombo; una sul mare verso ovest, “Porta marina o pescara”, l’unica rimasta intatta, e l’altra verso est “Porta giudecca”, presso la chiesa di S.Antonio.
Porta Marina
La meravigliosa Porta Marina di Cefalù con il suo arco gotico è l'unica porta rimasta delle quattro che una volta garantivano l'accesso alla città. La porta si affaccia sul colorato quartiere dei pescatori , dove sono state girate le scene del famoso film "Cinema Paradiso".
Il Bastione
Il Bastione Marchiafava è una splendida terrazza sul mare di Cefalù dalla quale, nelle giornate limpide, sono chiaramente visibili le isole Eolie e un ampio tratto della costa orientale.
Il Lavatoio Medievale
Il Lavatoio medievale si trova alla foce del Cefalino, piccolo fiume che nasce dalle montagne che circondano Cefalù a 1000 m di altitudine e che, dopo un lungo percorso sotterraneo anche sotto le abitazioni del paese, proprio in questo punto getta le sue acque in quelle del mare. Una elegante scalinata di pietra lavica conduce alle vasche scavate nella roccia viva, che si colmano con le acque che scorrono da ventidue bocche di ghisa, tra di cui quindici teste leonine, disposte lungo le pareti. Al lavatoio fino a pochi decenni fa le donne cefaludesi si inginocchiavano agli appositi appoggi per strofinare i loro panni.
Museo Mandralisca
Fondato nel XIX secolo da Enrico Piraino, barone di Mandralisca, questo museo conserva beni archeologi, conchiglie e una collezione di monete. Il museo ospita anche una galleria d'arte e una biblioteca con oltre 9.000 opere storiche e scientifiche, tra cui incunaboli, libri e carte nautiche. Tra i dipinti più importanti vi sono: il "Ritratto d'uomo" di Antonello da Messina, “Vista su Cefalù” di Francesco Bevilacqua, “Cristo nel giorno del giudizio” di Johannes de Matta, e una serie di immagini al secondo piano.
Gastronomia
Sfincione
È una focaccia alta e soffice condita con formaggio primosale o pecorino o caciocavallo, acciughe, cipolle, mollica di pane grattugiata, origano, prezzemolo, olio, sale, pepe e salsa di pomodoro.
Arancini
Polpette di riso della grandezza di una arancia che si possono trovare farcite in vari modi: con ragù e piselli oppure al burro, mozzarella e prosciutto cotto, ma anche funghi e spinaci.
Caponata
È un mix di verdure soffritte, condite in agrodolce. Gli ingredienti possono variare ma i principali sono le melanzane, i pomodori, le cipolle, le olive,il sedano, i capperi, l’ uvetta passa, la cannella, basilico e mandorle.
Frittedda
A base di carciofi, scalogni, piselli e fave soffritti, cucinati in agrodolce con aceto, o limone, e zucchero. Il piatto è servito freddo.
Insalata Turca
Verdure alla brace servite fredde e aromatizzate con olio, aglio, sale e pepe.
Crocchè
Sono un gustoso spuntino, spesso servito come antipasto. Le crocchè fritte vengono preparate con purea di patate, uova fresche, formaggio grattugiato (il caciocavallo siciliano è l'ideale), un pizzico di pepe nero e sale.
Pasta alla Norma
Pasta condita con pomodoro, basilico, ricotta salata o pecorino e ricoperta con fette di melanzane fritte.
Pasta al Nero di Seppia
La pasta al "Nero di Seppia" viene preparata con l’inchiosto nero estratto dalle ghiandole delle seppie cotte, con pezzetti di seppia, olio d'oliva, aglio o cipolla saltati, passata di pomodoro, vino bianco, prezzemolo e pepe.
Pasta con la Mollica
La "pasta "cca muddica" è un piatto povero ma saporito condito con olio, aglio, alici e mollica di pane grattugiata.
Pasta n'Taianu
La pasta 'a taianu è una mix delizioso di sapori e profumi, ed è il piatto principale per la Festa del Santissimo Salvatore. Gli ingredienti sono: ragù di carne e melanzane fritte.
Lasagni Cacati
Pastasciutta con ragù di salsiccia e ricotta fresca
Involtini di Pesce Spada o di Tonno Fresco
I primi sono farciti con provolone, pane grattugiato, aglio, basilico, prezzemolo, uovo e ritagli di pesce spada saltati con cipolla tritata, poi cotti alla griglia e serviti con una salsa di olio, aglio, succo di limone, prezzemolo e origano cotta a bagnomaria; quelli di tonno sono farciti con mollica di pane, prezzemolo, aglio, uova sode tritate, pecorino grattugiato e polpa di tonno tritata, fritti e cotti in una salsa di pomodoro e cipolla.
Cotolette alla Siciliana
Cotoletta senza osso marinata in aceto, cosparsa di formaggio grattugiato, aglio e prezzemolo tritati, passata nell'uovo e nel pane grattugiato e poi fritta o alla griglia.
Sarde a Beccafico
Le sarde, private della testa e della lisca, vengono disposte aperte su un tegame precedentemente unto di olio, coperte con pangrattato, acciughe, pinoli, cannella, uvetta, passate al forno e insaporite con succo di arancia o di limone.
Formaggi
In Sicilia si fa un discreto uso anche di formaggi, usati sia in preparazioni dolci o salate, sia in purezza. Il re dei formaggi siciliani è la ricotta fresca, ma viene consumata anche al forno o essiccata al sole. Molto diffusi sono anche la tuma, una cagliata incanestrata non ancora salata, simile alla ricotta, consumata freschissima e molto usata in cucina; il caciocavallo; la provola; il pecorino, semplice o con pepe nero; il primosale, un pecorino appena salato e non stagionato, molto fresco; il ragusano, a pasta filata e dura.
I Cannoli
I cannoli sono fatti con una cialda di pasta che viene arrotolata intorno a piccoli tubi di metallo e poi fritta; al momento di mangiarli vengono riempiti di ricotta setacciata e zuccherata, con eventuali aggiunte di pezzetti di cioccolato, canditi, granella di pistacchio o nocciole e infine spolverati di zucchero a velo.
La Cassata
La cassata è un involucro di pan di Spagna farcita con una crema fatta con ricotta, zucchero, pezzetti di cioccolato, frutta candita e un goccio di maraschino, ricoperta con una glassa o con uno strato di pasta reale, in genere colorate di verde, tutto decorato con abbondante frutta candita sopra.
Eventi
Carnevale
Durante i tre giorni della festa a Cefalù vengono proposte quasi sempre belle maschere, carri allegorici, danze e scorpacciate.
San Giuseppe
Festeggiato il 19 marzo. La sera della vigilia è molto suggestivo osservare la classica “Vampa di S. Ciusieppi”, un falò spettacolare dentro al quale ognuno getta i propri vecchi oggetti in accordo con un’antica tradizione pagana.
SS. Salvatore
Dal 2 al 6 agosto si svolge la più importante festa di Cefalù, quella del SS. Salvatore, patrono storico e titolare della Basilica Cattedrale. Durante la settimana sono previsti fuochi artificiali, musica, mercati, processioni e il divertente gioco della "Ntinna a Mari": Si tratta di un gioco in cui i partecipanti devono camminare su un albero ben insaponato cercando di raggiungere una bandiera appesa alla fine dell’albero. La bandiera non è semplice da prendere sia perché l'albero viene continuamente insaponato, sia perché c'è sempre qualcuno che scuote l’albero cercando di far cadere i concorrenti.
Sagra ra Pasta a Taianu
Il secondo fine settimana di Agosto a Cefalù si svolge una sagra dedicata ad un piatto tipico locale, la pasta a taianu, pietanza che risale al tempo in cui gli arabi dominavano l’isola. Il nome, infatti, deriva dalla parola araba Taio, che si riferisce al vaso di argilla / terracotta in cui la pasta veniva cotta.
Natale
Il Natale a Cefalù si festeggia con gioia, allegria e grande devozione. La notte della Vigilia di Natale nelle strade del centro storico viene suonata e cantata la Ninnaredda, tipica nenia natalizia. La città è parata a festa con luminarie, decori e presepi. Durante il periodo delle festività la città offre un programma di intrattenimento ricco di manifestazioni. La notte del 31 dicembre è la festa dei bambini. Recentemente, infatti, Cefalù ha ripreso a vivere l'antica tradizione del "Vicchiastrina" e di suo marito "Maccavaddu" . La vecchia strega e suo marito scendono ad una certa ora della notte dalla "Rocca", in cui i bambini credono che la vecchia viva, distribuendo dolci e giocattoli ai bambini buoni. L'arrivo della vecchia strega è segnalato da un forte rumore di lattine portate nelle strade dai ragazzi più grandi.
Dintorni
Parco delle Madonie
Il "Parco delle Madonie" è una riserva protetta che comprende diversi comuni, tra cui Cefalù, Pollina, Castelbuono, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Sclafani Bagni, Caltavuturo e Collesano, così come i villaggi di Gratteri, Isnello, San Mauro Castelverde, Scillato e Lascari. La flora è la protagonista del territorio del Parco. Questo paradiso botanico e le sue vette che raggiungono i 1.979 metri di quota, ospita oltre la metà delle 2.600 specie presenti in Sicilia e circa 150 dei 200 endemismi. Il più rappresentativo è l' "Abies Nebrodensis" con 29 esemplari. La fauna è caratterizzata dal 65% degli uccelli nidificatori e da tutti i mammiferi presenti in Sicilia. Molto significativi sono anche gli aspetti geologici e paesaggistici. Da vari punti è possibile osservare straordinari paesaggi tra cui l'Etna, i Nebrodi e le isole Eolie, che le albe e i tramonti tingono di splendidi colori dandogli un aspetto quasi irreale.
Castelbuono
Castelbuono, un paese di montagna a circa 20 chilometri da Cefalù, vanta un castello, una volta proprietà della famiglia Ventimiglia. Anche se sono state trovate tracce di insediamenti del periodo greco e romano, la genesi di Castelbuono inizia con la costruzione di un piccolo villaggio nel periodo bizantino, che sviluppa e costruisce la sua storia in epoca medievale. Il "Castello" ne è una testimonianza. Da questo centro inizia l'espansione urbana della città fino ai giorni nostri con una popolazione stimata di circa 8000 persone. Per coloro che intendono recarsi a Castelbuono, consigliamo di visitare, naturalmente, il "Castello dei Ventimiglia", ma anche la Chiesa Madre (1362), la Chiesa di San Francesco e la Chiesa del Santo Rosario (1580). Tra i prodotti tipici Castelbuono vanta una vasta produzione di Manna estratta dalla corteccia del frassino che viene utilizzata soprattutto per la produzione di prodotti dolciari.
Pollina
Il nome Pollina ha origini incerte. Forse deriva dal greco Apollonia, cioè dedicato ad Apollo, oppure dal greco Polla che significa “sorgente”. Il borgo cominciò a crearsi nel periodo medioevale intorno ad un castello normanno del quale rimangono pochi resti. Nel 1187 il castello fu di proprietà del Vescovo di Cefalù e intorno al 1300 passò alla famiglia dei Ventimiglia. Ancora oggi il paesino rispecchia la sua antica configurazione di carattere medioevale. Fra i monumenti spicca la Chiesa Madre che conserva bellissime opere d'arte del Gagini, come la "Natività", la "Pietà" e la "Madonna Calva". Rilevante è il "Teatro Pietra" costruito nel 1979 con pianta semicircolare, tipica del teatro greco.
Gibilmanna
Gibilmanna, situata tra le montagne di Cefalù, è una piccola attrazione che attira soprattutto un turismo religioso grazie alla presenza di un Santuario del XII secolo. Di fronte ad essa vi è un belvedere dal quale è possibile ammirare le Madonie e la vetta di Pizzo Carbonara. Coloro che si recano al Santuario lo fanno per pregare la Vergina Maria alIa quale sono stati attribuiti tre miracoli avvenuti proprio all’interno del Santuario. Per tale motivo oggi il santuario è uno dei più rinomati in Sicilia. Dietro il santuario vi è un museo che, tra i pezzi della sua collezione, annovera un tipico carretto siciliano splendidamente decorato.
Sant'Ambrogio
Piccolo villaggio di circa 250 abitanti a 4,5 km da Cefalù dotata di una graziosa spiaggetta e di alcuni ristoranti e caffè aperti anche la sera. È l’ideale per chi vuole passare un giorno in tranquillità.
Gratteri
Il nome di Gratteri, paesino a circa 15 km da Cefalù, deriva dal greco kratèr che significa conca, bacino. Originariamente fu una fortezza bizantina espugnata, tra l'835 e l'838, dalla popolazione musulmana. Il primo nucleo abitativo sorse verso al fine del XIII secolo ad opera dei signori Ventimiglia, che costruirono un castello oggi distrutto. L'attuale insediamento urbano fu eretto nel XVI secolo sopra un territorio sul quale prima scorreva un torrente. Tra i monumenti risalta la Matrice Vecchia edificata dai Ventimiglia, in cui si conservano alcune tombe della famiglia. Consigliamo di visitare anche la Chiesa di Santa Maria del Gesù, la chiesa più antica della città.
Spiagge
Lungomare
La spiaggia del lungomare di Cefalù è una distesa sabbiosa che si estende per circa 1,5 km; l’acqua limpida e il fondale poco profondo la rendono adatta ai bambini. Il suo accesso è libero anche se, da maggio a ottobre, una grossa fetta viene attrezzata con lidi che forniscono sdraio e ombrelloni, servizio bar e,in alcuni casi, ristorante a pagamento. Durante i mesi di luglio e agosto, soprattutto durante i weekend, il lungomare di Cefalù diventa molto affollato e quindi vi consigliamo di organizzarvi per non trovarvi imbottigliati in code infinite di macchine. È possibile trovare parcheggi a pagamento nelle zone contrassegnate da strisce blu. Per arrivare al Lungomare di Cefalù è sufficiente seguire le indicazioni "mare".
Salinelle
La spiaggia delle Salinelle è situata a 7km da Cefalù, in direzione Palermo sulla SS 113: per arrivarvi, seguite le indicazioni "Piana di Lascari" dopo il Bivio "Hotel Carlton". E’ una lunghissima distesa di sabbia, il mare è in genere limpido anche se le mareggiate estive possono portare alghe fino alla riva. Alle Salinelle potrete trovare lidi attrezzati, luogo ideale per passare pomeriggi in allegria con amici o per gli amanti del windsurf. Il fondale, a pochi passi dalla riva, diventa improvvisamente profondo e quindi vi raccomandiamo la massima prudenza.
Capo Plaia
Questa spiaggia, che si estende per circa 15 km fino a Campofelice di Roccella, si congiunge con la spiaggia delle Salinelle ed è raggiungibile grazie ad accessi da diverse parti. Composta da sabbia e piccoli ciottolini, si trova in una zona molto ventosa, dunque luogo ideale per i surfist. Anche qui fate molta attenzione perchè il fondale diventa profodono dopo pochi metri. Nei mesi estivi è in funzione un lido a pagamento di cui è possibile servirsi. Si trova a 9 km da Cefalù centro, per raggiungerla imboccate la ss 113 direzione Palermo, all'indicazione Hotel Carlton svoltate a destra e seguite la strada principale. Una volta attraversato il passaggio a livello svoltate a sinistra e cercate di parcheggiare nelle immediate vicinanze. Quando sostate sulla strada considerate che il tratto è attraversato da numerosi autobus in quanto la spiaggia si trova a pochi metri da un grande Hotel.
Mazzaforno / Ogliastrillo
La spiaggia di Mazzaforno si trova a circa 3 km da Cefalù. E costituita da sabbia e ciottolini, il mare è abbastanza limpido e durante la stagione estiva si può usufruire dei servizi forniti dai lidi. Per raggiungerla bisogna percorre la ss 113 direzione Palermo e di fronte lo svincolo per l'autostrada trovate indicazioni per "Mazzaforno". Seguitele per circa 500 metri, girate a destra e subito dopo sulla sinistra troverete le indicazioni per "Castello Bordonaro". Ecco che sulla destra troverete l'accesso alla spiaggia secondaria di Mazzaforno. Se invece continuate per altri 500 metri vi troverete davanti al residence le "Terrazze", parcheggiate e camminate attraverso un stradina rifatta in pietra molto carina, così da giungere alla spiaggia principale. La Spiaggia Ogliastrillo è analoga a quella di mazzaforno con l'unica differenza che per accedervi si passa dall'omonima contrada.
Caldura
La spiaggetta della Caldura si trova a circa 20 minuti a piedi dal centro storico di Cefalù; si attraversa il Porto e, seguendo le indicazioni Hotel Kalura / Hotel Calette, attraverso un piccolo sentiero a scale tra l’hotel Kalura e il Residence Coast Houses, si arriva in questa carinissima spiaggetta di ciottoli. Dagli scogli di fronte la riva è possibile fare tuffi nell'acqua limpida.
S. Ambrogio
La spiaggia di S. Ambrogio è molto grande ed è composta da sassi e sabbia, con tratti di ciottolini. Il mare è pulito e limpido. Questa spiaggia non è mai troppo affollata poiché poco conosciuta e poco preferita per la presenza di sassi; è certamente tra le più tranquille e ideale per passare momenti di assoluta tranquillità. Si trova a circa 6 km da Cefalù in direzione Messina; troverete le indicazioni e un parcheggio.
Finale di Pollina
Questa spiaggia, molto tranquilla durante i mesi di bassa stagione, si anima nei mesi di luglio e agosto; i ragazzi del luogo organizzano fuochi in spiaggia e serate di musica e divertimento. La spiaggia di Pollina si trova sulla SS 113 in direzione Messina, a circa 12 km da Cefalù centro. Bisogna seguire la strada che si estende lungo la costa e ,dopo aver superato 3 passaggi a livello, troverete indicazioni per la Valtur. Proprio lì, sul lato sinistro della strada, troverete l’accesso; la spiaggia è di ciottoli e sabbia, il mare è bellissimo.